Il 5 ottobre 2007, al termine di un lungo restauro, è stato riaperto al pubblico il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Gli architetti hanno lavorato “per via di levare” togliendo, cioè, il superfluo rispetto agli interventi del passato. Michele De Lucchi, in particolare, ha cercato di garantire la massima flessibilità delle sale:
«C'è una sorta di seconda pelle che riveste le pareti e la luce può essere orientata sulle opere esposte grazie a uno speciale meccanismo fatto di plafoni».
Il film documentario di Maria Teresa de Vito, iniziato nel 2004, racconta le varie fasi del restauro: dalla ristrutturazione, al consolidamento, alla realizzazione della serra di cristallo, opera di Paolo Desideri che l’ha progettata ispirandosi a quella originaria demolita nel 1931 perché soggetta a eccessivi sbalzi di temperatura.
L'architetto Firouz Galdo e l'amministratore delegato del PalaExpo Rossana Rummo sottolineano come tutto sia stato messo a punto tenendo conto che si tratta di un contenitore di cultura molto diverso da un normale museo, uno spazio senza collezione ma capace di ospitare fino a cinque mostre allo stesso tempo. L’alternarsi delle interviste è arricchito dalle riprese delle tre grandi mostre, dedicate a Mark Rothko, Stanley Kubrick e Mario Ceroli, che hanno inaugurato il Museo.
On 5 October 2007, at the end of long restoration, Rome’s Palazzo delle Esposizioni was reopened to the public. The architects worked “by lifting”, that is, by removing the surface with respect to the past interventions. Michele De Lucchi in particular tried to guarantee maximum hall flexibility:
“There’s a sort of second skin covering the walls and light can be oriented on the works exhibited thanks to a special mechanism made of ceilings.”
The film documentary by Maria Teresa de Vito, made in 2004, related the various restoration phases: from restructuring, to consolidation, to creating the crystal house, the work of Paolo Desideri who planned it inspired by the original one, demolished in 1931 for being subject to excessive leaps in temperature.
The architect Firouz Galdo and Palazzo CEO Rossana Rummo underline how everything was fixed keeping in mind it is a culture container very unlike a normal museum, a space without collections but able to host up to five exhibitions at once. The sequence of interviews is enriched by shots of the three large exhibitions, dedicated to Mark Rothko, Stanley Kubrick and Mario Ceroli, who inaugurated the Museum.