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Strehler aveva la capacità di "vedere" e quindi di giudicare le luci ed in più come regista sceglieva le atmosfere adatte per i momenti dei vari quadri dello spettacolo. Però l'impianto della luce nasceva con la progettazione della scena. Ci vogliono gli spazi predisposti in una scenografia per poter mettere la luce. Se Il ratto dal serraglio non avesse avuto un fondale fatto con una certa materia, trattato in un certo modo, allora non ci sarebbe stata quella luce, se non ci fosse stato un controluce e non ci fossero state delle scene pensate con la luce. Quando si accendeva la luce Strehler era inorridito da ciò che vedeva e quindi mi toglieva la luce; e così chiaramente per avere una luce chiara bisogna avere le idee chiare su ciò che progetti e su ciò che realizzi. Strehler era felice di poter illuminare bene la scena, chiaramente visibile in ogni angolo, in ogni dettaglio. Io ero ben felice di farlo, perché io volevo così, non é che mi sacrificavo per Strehler. Strehler ne era contento e sapeva anche illuminarla bene, utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione. Però le plastiche, i cieli composti con i veli, i veli con l'idea di visioni, con luce calda e luce fredda, queste sono idee dello scenografo non del regista.

Luciano Damiani, intervista realizzata nel 2002

Strehler had the ability to “see” hence judge lights, and further as director he chose the atmospheres right for the shows’ various pictures. But the lights’ setup originated with the scene planning. You need adequate spaces in the scenery to put the light in. If The Rat of the Seraglio had not had a base made of a certain material, treated in a certain way, then there would not have been that light, if there had not been a counter-light and there had not been scenes thought up with light. When Strehler turned on the light, he was horrified by what he saw and so he took the light off me; and so clearly to have a clear light you need clear ideas on what is being planned and created. Strehler was happy to illuminate the scene well, clearly visible in every corner, in every detail. I was very happy to do it, because I wanted it thus - it was not about sacrificing myself for Strehler. Strehler was happy for this and also knew how to illuminate well and use all the means at his disposition. But plastics, skies made of veils, veils with the idea of visions, with hot light and cold light, these are ideas of the designer not the director.

Luciano Damiani, interview made in 2002

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