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Nel documentario, ambientato nell'atelier di Napoli dove l’artista trascorre gran parte della giornata, la ricostruzione delle opere si avvicenda con il racconto della sua formazione: gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Napoli e la figura della madre, promettente cantante di opera lirica costretta ad abbandonare gli studi di Canto a causa dei pregiudizi dei suoi genitori. A lei è dedicata la colonna sonora del documentario tratta dalle parafrasi dalle opere di Verdi di Liszt. Nella sua testimonianza, il critico Achille Bonito Oliva osserva: "L'uso che Mimma Russo fa della geometria, della linea curva e del colore (il nero), mi sembrano in qualche modo in sintonia con il principio di indeterminazione di Heisenberg: un principio che a mio avviso si accorda con la definizione contemporanea dell'arte, non una definizione che punti dogmaticamente sulla verità, ma piuttosto sull'ambivalenza e sulla complessità dell'arte.
"Decostruzione al nero" è un film documentario di Maria Teresa de Vito

In the documentary, set in the atelier of Naples where the artist spends most of the time, the reconstruction of her works is alternated with the story of her training: the studies at the Academy of Fine Arts in Naples and her mother presence, promising opera singer forced to abandon her studies because of parents prejudices. The soundtrack of the documentary, the paraphrases of Giuseppe Verdi by Liszt, is dedicated to her. The critic Achille Bonito Oliva, In his testimony, observes: "Mimma Russo's use of geometry, curved line and colour (black) seems to me to be in tune with Heisenberg's principle of indeterminacy: a principle that, in my opinion, accords with the contemporary definition of art, not a definition that points dogmatically on the truth, but rather on the ambivalence and complexity of art.                      "Deconstruction to Black" is a documentary film by Maria Teresa de Vito.

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